Chiesa di San Francesco

Uscendo da Sermoneta e salendo per circa un chilometro tra i verdi uliveti, si incontrano le cappelle della Via Crucis che ci portano fino alla Chiesa e Convento di San Francesco dove, sul piazzale antistante, è presente un gigantesco leccio piantato nel 1495 per volere di papa Alessandro VI in occasione della donazione del convento ai Frati Minori. Questo complesso fu eretto agli inizi del XII secolo dai Cavalieri del Tempio, i quali vi rimasero fino ai primi anni del Trecento, epoca in cui fu soppressa la loro congregazione. Dopo di loro si sono succeduti diversi ordini di frati, prima che il convento passasse definitivamente al demanio. L'interno della chiesa è ad una sola navata, con volte a crociera e con tre cappelle sul lato destro tutte ricche di affreschi, prevalentemente del XVI e del XVII secolo, molti dei quali attribuiti agli allievi del Siciolante, un importante esponente dello stile Manierista della metà del ‘500. In una di queste, in particolare, è ospitato il sacrario ai caduti dell'Egeo nell'ultima Guerra Mondiale, creato negli anni Settanta per ricordare le 15000 vittime del 1943. Interessante è anche il grande chiostro quadrangolare, coperto con volte a crociera, che presenta 28 lunette affrescate che narrano episodi della vita di San Francesco d'Assisi, realizzate da Angelo Guerra di Anagni nel 1602, mentre nel refettorio, vi è una grande rappresentazione ad affresco dell’Ultima Cena, databile al 1586 e commissionata dal cardinale Enrico Caetani ad Antonio Circignani detto il Pomarancio.